Ed eccoci ancora qui. L'obbiettivo è chiaro a tutti: arrivare davanti a Marina2 di almeno 2 posizioni per vincere il Trofeo di Eccellenza TAV B.
L'equipaggio ha subito alcune variazioni: mia moglie Luciana, in dolce attesa di Giulio, è sbarcata ed è stata sostituita da Alessandro con cui abbiamo già disputato il trofeo Beniamino (secondi...su tre...) e il trofeo Perioli (primi alla grande). Rimangono invece i fidati e ormai affiatati Matteo e Annalisa. In realtà la seconda giornata decidiamo di fare la "regata dei pendolari" per cui imbarcheremo Adriano in vece di Annalisa.
Nella prima giornata partiamo alla grande. In effetti anche troppo. In partenza diamo una pruata ad un TAV A che manovrando prima del via corre lungo linea mentre noi arriviamo già mure a dritta lanciati per partire. Qualche urlo poi, nella confusione, lui taglia la linea di partenza prima del via. Sarà OCS. Noi rimaniamo un po' nei rifiuti delle altre barche che intanto ci hanno raggiunto e superato. E qui la chiave. Viriamo mure a sinistra e andiamo verso il largo. Questa scelta si rivela essere quella vincente. Poco più tardi il vento ruota a destra e rinforza verso mare. Arriviamo in boa e siamo secondi in reale dietro solo a Graal che ha un passo incredibile. Gli altri lati sono di controllo sugli avversari diretti (Marina 2 e Slim) ma le posizioni rimangono invariate. Alla fine siamo terzi in tempo reale (Slim ci passa nella seconda bolina) ma secondi in tempo compensato. Marina 2 è dietro.
Unica nota negativa: la barca delle vele rosa nell'ultimo stacco subito prima dell'arrivo fa di tutto per disturbarci e quasi ci fa perdere una posizione; ma siamo forse in classe insieme? Ma si è mai visto un 40 piedi con vele in carbonio mettersi a rompere le palle a un 26 piedi per di più con vele in dacron? Un po' di fair play non farebbe male. Lasciamo perdere...
Il mal tempo nel mese di ottobre e novembre non da tregua, e così, tra regate annullate e alluvioni, salta una giornata di regata. A questo punto saranno al massimo tre.
La seconda giornata è quella dei pendolari. Adriano sostituisce Annalisa e, quando partiamo dal pontile, il team è lo stesso che si ritrova ogni mattina nella carrozza 7 del treno delle 6:38 per Genova.
Il vento è molto debole e noi siamo molto lenti. Paghiamo forse una bassa concentrazione e probabilmente un peso eccessivo. Fatichiamo sia di bolina che in poppa. I nostri avversari sono davanti dall'inizio alla fine. Non siamo mai realmente in regata e soprattutto non siamo mai competitivi. La giornata si chiude con due sesti posti. Graal fa un primo posto e un secondo, invertendosi con Slim; Marina2 chiude la giornata con due terzi posti. Giornata da dimenticare...
Nella terza e ultima giornata il comitato opta per il percorso crociera: andata e ritorno verso il Tino, una regata all'andata e una per tutto il percorso.
Annalisa in barca ci carica come al solito con la giusta dose di agonismo. Partenza buona, anzi ottima. Abbiamo Slim davanti ma è a portata di voce. All'incrocio siamo davanti a Marina2 di qualche metro. Decido di virargli sulle vele ma sbaglio il tempo e così perdiamo qualche metro. Iniziamo la poppa e intanto il vento rinforza. Qualche raffica, una straorza, poi un'altra e...ecco che si apre il moschettone della scotta. Manteniamo la rotta, perdiamo un po'di velocità e piano piano Matteo e Anna a prua ed Alessandro dal pozzetto riescono con calma e freddezza ad ammainare lo spi. Apriamo il fiocco e ripartiamo in cavalcata mantenendo la velocità sempre sopra ai 5 nodi.
Intanto il vento, che era arrivato a 20 nodi, comincia a diminuire di intensità fino a sparire completamente. Dopo qualche minuto di attesa ridiamo spi e cominciamo a muoverci. Gli altri sono fermi e recuperiamo la posizione su Marina2. Vediamo tornare il vento e abbiamo giusto il tempo di fare una strambata prima che ci investa. Ora siamo al traverso con circa 12 nodi di vento. Decidiamo di tenere lo spi e così facciamo un paio di miglia con spi e fiocco aperto per sventato un pochino (ci sentivamo molto Volvo Ocean Race). Il passo è buono, se avessimo un jennaker voleremo...
Il ritorno è più noioso ma facciamo tutto bene. Da punta bianca risaliamo verso la boa alla foce del magra facendo un mezzo miracolo e lasciando dietro un paio di 30 piedi di tutto rispetto. Il vento cala mostruosamente (adesso ci sono 5 nodi di reale) ma con pazienza e costanza giriamo la boa diamo spi e in un bordo che sembra infinito tagliamo il traguardo. Marina2 è davanti ma forse in compensato la spuntiamo noi...
La regata è finita, e anche il campionato.
Portiamo a terra Alessandro e Annalisa, poi io e Matteo prendiamo nuovamente il mare per riportare la barca a "casa".
Il ritorno è un trionfo: vediamo i delfini tra noi e le isole proprio mentre il sole sta tramontando...sembra un quadro. E poi la notizia che arriva direttamente da Alessandro che è rimasto al circolo in attesa dei risultati: un terzo e un secondo posto.
Siamo terzi nel campionato dietro a Slim (complimenti) e a Graal. Marina2 è quarta.
Non vinciamo il trofeo di eccellenza, ma poco importa. Ci siamo divertiti, abbiamo portato a casa un terzo posto e ancora una volta abbiamo fatto volare Alkmaar.
Grazie ad Alessandro, Anna e Matteo.
Però il prossimo anno ci vuole un jennaker...