PRIMA REGATA Il sole non ha alcuna intenzione di farsi vedere, ma il mare è tranquillo e il vento soffia a 6-8 nodi. Stesso equipaggio della regata precedente. Partiamo lontani dalla barca giuria ma abbiamo aria pulita e al primo incrocio sfiliamo appena a poppa di Maria Ganciona. Scegliamo il lato destro del campo di regata e quando il vento ruota da quella parte ne traiamo il massimo vantaggio.
Alla boa siamo dietro a Maria Ganciona, ma la distanza è minima, in compensato potremmo essere davanti...non ci pensiamo, issiamo lo spi mure a dritta poi subito una strambata; le manovre sono perfette, non sbagliamo nulla e la rotazione del vento ci porta diretti in boa. Maria Ganciona è sempre li, alla nostra portata, stiamo andando bene. Spariamo lo spi, apriamo il fiocco, giriamo la boa, mettiamo la barca a segno e...NOOOOO! va via il vento... Così ci ritroviamo tutti (ma proprio tutti) in un fazzoletto di mare attorno alla boa di poppa a boccheggiare in cerca di un alito di vento; Maria Ganciona è 30 metri davanti a noi quando il comitato annulla la regata. La prendo maluccio (diciamo così) ma penso sia comprensibile considerato che l'unica barca che avevamo davanti ci paga quasi 100 secondi a miglio...
Alla boa siamo dietro a Maria Ganciona, ma la distanza è minima, in compensato potremmo essere davanti...non ci pensiamo, issiamo lo spi mure a dritta poi subito una strambata; le manovre sono perfette, non sbagliamo nulla e la rotazione del vento ci porta diretti in boa. Maria Ganciona è sempre li, alla nostra portata, stiamo andando bene. Spariamo lo spi, apriamo il fiocco, giriamo la boa, mettiamo la barca a segno e...NOOOOO! va via il vento... Così ci ritroviamo tutti (ma proprio tutti) in un fazzoletto di mare attorno alla boa di poppa a boccheggiare in cerca di un alito di vento; Maria Ganciona è 30 metri davanti a noi quando il comitato annulla la regata. La prendo maluccio (diciamo così) ma penso sia comprensibile considerato che l'unica barca che avevamo davanti ci paga quasi 100 secondi a miglio...
SECONDA REGATA Dopo 10 minuti il vento ritorna ma non ha nulla a che vedere con quello di prima: ha ruotato di oltre 90 gradi e soffia da Maestrale a oltre 20 nodi. Il comitato prepara le boe per la seconda regata. Decidiamo di prendere una mano alla randa ma quando è il momento di ripartire siamo in ritardo. Non capisco perché ma la barca è difficile da gestire e appena mi distraggo va in straorza; eppure tutto sembra regolato a dovere...forse siamo solo troppo leggeri...
Come se non bastasse a poche lunghezze dalla prima boa di bolina sulla lay line mure a dritta, troviamo Marina 2 che sale mura a sinistra e ci vira davanti; nella virata perde la manovella del winch e non riesce a cazzare la scotta del fiocco; prima di rendercene conto le siamo sulla poppa. La vedo scarrocciare, che faccio? Potrei orzare qualche grado per rallentare la barca, aspettare che Marina 2 scada sottovento e quindi passarle sopra poggiando nuovamente; idea pessima, non può funzionare, solo un cretino ci proverebbe...e infatti ci provo: in un attimo mi va il fiocco a collo, la barca quasi si ferma, siamo lenti nella doppia virata e perdiamo una vita...
Mentre la nostra regata è disastrosa, Maurica (l'altro First 260) corre veloce con randa e fiocco pieni. Sembra non avere alcun problema nella gestione della barca, possibile che sia tutto da attribuire al maggior peso dell'equipaggio? Arriveranno primi in tempo compensato, secondi in reale a meno di due minuti da Maria Ganciona. Complimenti davvero.
Matteo continua a ripetere che non possiamo arrivare in boa sempre così tirati e che per compensare i nostri limiti dobbiamo tenerci qualche margine in più...probabilmente ha ragione, devo tenerne assolutamente conto.
Torniamo a casa delusi e amareggiati. Pessima giornata, da dimenticare
Nessun commento:
Posta un commento