Come al solito ci siamo ridotti all'ultimo minuto: entro le 10:00 dovremmo mettere in mare la barca (è stata in cantiere quasi un mese) alle 10:30 abbiamo appuntamento con Anna e Matteo in testa al pontile dell'Assonautica e alle 12:00 parte la regata.
Come al solito ci siamo ridotti all'ultimo minuto: entro le 10:00 dovremmo mettere in mare la barca (è stata in cantiere quasi un mese) alle 10:30 abbiamo appuntamento con Anna e Matteo in testa al pontile dell'Assonautica e alle 12:00 parte la regata.
E' così che arriviamo alla prima delle quattro prove previste del trofeo Allodi, organizzato dallo YC Parma. Questa volta la barca è perfetta e non abbiamo scuse dietro alle quali nasconderci. Il meteo è buono e, verso le 11:30, si alza una brezza tra i 6 e gli 8 nodi che andrà poi rinforzando fino a 10 nodi.
Il primo giorno facciamo due belle regate, seppur con alcune sfumature (prevalentemente tattiche). Ognuno a bordo sa ormai cosa fare e questo si traduce in manovre eseguite rapidamente e senza errori. Pensiamo di aver fatto bene e quando tagliamo il traguardo della seconda regata siamo soddisfatti e sereni; vedremo la classifica...
Arriviamo a sera decisamente stanchi e così decidiamo di starcene a casa senza prendere parte alla cena organizzata al Porto Lotti. A metà serata mi chiama il mio omonimo armatore di "Maurica" per farmi i complimenti poiché siamo arrivati terzi in entrambe le prove (ci hanno preceduto "Zio Titti" e "Marina2" nello stesso ordine). Bella notizia.
Il secondo giorno ci lascia Matteo (che forse vuole dedicare un po' di tempo a Sara e Matilde) e imbarchiamo Enrico che manca da qualche regata. Questo significa che la Luci dovrà fare il prodiere (non ne sembra molto felice...)
Non siamo brillanti come il giorno precedente, tuttavia facciamo nella prima regata un'ottima partenza benché mi faccia intimorire un po' troppo da Marina2 che, con decisione e autorità, appena oltre alla linea di partenza ci passa avanti dimostrando ancora una volta di tenere un passo e una prua che noi non riusciamo a permetterci. Nonostante questo le rimaniamo nei rifiuti per oltre 10 minuti (ma perché non abbiamo virato prima???) e così perdiamo velocità e terreno prezioso. Facciamo qualche errore, sbagliamo le regolazioni e così la barca non prende il passo giusto. Non arriviamo malissimo ma percepiamo di esserci allontanati dalle prime posizioni. L'ultima regata è un disastro: ad evidenti errori tattici, si sommano sviste e momenti di vuoto (mentale), oltre a inaspettati salti di vento che ovviamente non riusciamo a sfruttare. In più facciamo una pessima manovra nella seconda boa di bolina e ci facciamo umiliare da Spugna che guadagna su di noi diversi minuti e che alla fine, anche se per pochi secondi, ci arriva davanti.
Grande delusione.
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